Verso lo stile boemo

Trio di Parma

Tra la composizione del primo (op. 21, 1874 rev. 1877) e dell’ultimo (op. 90, 1890-91) dei quattro trii con pianoforte di Dvořák trascorrono una quindicina d’anni, che permetteranno al più grande dei compositori boemi di maturare il proprio stile, personalissimo e fortemente influenzato dai ritmi e dalle melodie della sua terra.

Trio di Parma
Ivan Rabaglia, violino
Enrico Bronzi, violoncello
Alberto Miodini, pianoforte

Antonín Dvořák
Trio in si bemolle maggiore op. 21
Trio in mi minore op. 90, «Dumky»

Tra la composizione del primo (op. 21, 1874 rev. 1877) e dell’ultimo (op. 90, 1890-91) dei quattro trii con pianoforte di Dvořák trascorrono una quindicina d’anni, che permetteranno al più grande dei compositori boemi di maturare il
proprio stile, personalissimo e fortemente influenzato dai ritmi e dalle melodie della sua terra. Così, l’impianto ancora «classico» del Trio op. 21 lascia spazio alle sei «dumky» dell’op. 90, e al suo stile rapsodico, in bilico tra epica e malinconia.

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© 2024 Fondazione Brunello e Federica Cucinelli

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