Stagione musicale 2023-24

Mar 20 Giugno
Continua, proficuo, il sodalizio tra la Fondazione Cucinelli e gli Amici della Musica di Perugia. Oltre ad un accattivante e diversificato, per genere, stile e repertorio, calendario di appuntamenti presso il Teatro Cucinelli, da quest’anno il “cartellone musicale” di Solomeo si amplia con i Concerti/Reading nelle quattro settimane dell’Avvento in cui la musica organistica si fonde con la Prosa, attraverso testi dedicati al Natale, nell’interpretazione di valenti organisti e noti attori.
Il ciclo “Storia, Musica e Parole in circolo”, quattro appuntamenti di approfondimento musicologico che da questa stagione saranno tenute a Perugia da Silvia Paparelli presso l’Auditorium di Santa Cecilia. Il mese di maggio sarà interamente dedicato ad Antiqua Vox, rassegna organistica che vedrà i più grandi interpreti del “re degli strumenti”, sedersi alla consolle del settecentesco organo di Solomeo.

Giunta alla sua XIV edizione, la stagione musicale 2023/2024 del Teatro Cucinelli, vedrà il concerto inaugurale domenica 12 novembre con la pianista Mariangela Vacatello, accompagnata dall’Orchestra da Camera di Perugia con la direzione dell’argentino Luis Gorelik.

Due pagine notissime ci trasportano nel clima straordinario del Romanticismo musicale tedesco, testimoniando un rapporto, quello tra Schumann e Mendelssohn, che fu anche di stretta amicizia. “Qualcosa a metà tra sinfonia, concerto e grande sonata”, scriveva nel 1839 Schumann del suo Concerto op. 54 alla moglie Clara, che ne fu prima interprete nel 1846 a Lipsia, sotto la direzione di Mendelssohn. Al 1833 risale invece la prima della Sinfonia n. 4 di quest’ultimo, singolare “souvenir d’Italie”, nato dalle reminiscenze del Gran Tour che tra il 1830 e il 1831 aveva portato un giovane Mendelssohn nelle nostre maggiori città d’arte.

Domenica 10 dicembre, il giovanissimo, talentoso e pluri-premiato astro nascente del violoncello Ettore Pagano, terrà un concerto presso il Teatro Cucinelli con un virtuosistico repertorio per strumento solista.

Un itinerario attraverso la produzione novecentesca per violoncello solo, alla scoperta della purezza della sua “voce”: la Sonata op. 8 di Kodály (1915), la Suite (1926) di Cassadó, la Sonata (1948-53) di Ligeti e la più recente Lamentatio (1998) di Sollima disegnano tra Ungheria, Spagna e Italia una piccola geografia in questo suggestivo repertorio. Alle spalle, ovviamente, le sei Suites bachiane, probabilmente risalenti agli anni di Köthen, riscoperte all’inizio del secolo da Pablo Casals e da allora imprescindibile punto di riferimento.

Domenica 14 gennaio 2024 si presenterà per la prima volta al Cucinelli l’affermata violinista Anna Tifu accompagna al pianoforte da Giuseppe Andaloro.

Tra “Ars gallica” e suggestioni ispaniche e zigane, questo programma associa alla celebre e unica Sonata per violino e pianoforte di César Franck, due morceaux de bravoure (la rapsodia da concerto Tzigane di Maurice Ravel del 1924 e la Carmen Fantaisie di Sarasate del 1881) e la più rara Fantasia op. 131 di Schumann, originariamente composta per violino e orchestra. Pagine diversissime, nate tutte per specifici interpreti (Ysaÿe/Franck, Arànyi/Ravel, Joachim/Schumann, Hellmesberger/Sarasate), protagonisti, al pari dei compositori, della storia della letteratura violinistica.

Domenica 25 febbraio 2024, sempre presso il Teatro Cucinelli di Solomeo, potremo ascoltare due grandi interpreti: Enrico Dindo al violoncello e Carlo Guaitoli al pianoforte
Un trittico di pagine tardo ottocentesche (la celebre Élégie op. 24 di Fauré, composta nel 1880 e dedicata al violoncellista Jules Loëb, le dieci brevi variazioni su un tema popolare finnico Kultaselle di Ferruccio Busoni risalenti al 1890, e il Rondò op. 94 che Dvořák scrisse per il Trio che aveva con Lachner e Wihan) sono incorniciate da due ampie sonate. In apertura la più nota delle cinque che Beethoven dedicò alla formazione tra il 1795 e il 1815, in chiusura la più rara Sonata n. 2 (1907) di Robert Fuchs, tra i più apprezzati didatti del suo tempo.

Domenica 17 marzo 2024 il violinista Piercarlo Sacco, l’attore Roberto Recchia, i Solisti Aquilani, diretti da Orazio Sciortino saranno protagonisti di un concerto/spettacolo con la favola musicale per violino, narratore e archi La Gattomachia, composta da Orazio Sciortino e la Minimax Repertorium fur Militarmusik di Paul Hindemith

Legate da un approccio ironico e parodistico, le due pagine in programma sono divertenti “spassi” musicali. Composta nel 2017 per la Scala, la Gattomachia di Orazio Sciortino rilegge l’originale poema seicentesco di Lope de Vega, reinterpretando la storia di un triangolo amoroso tra gatti, tra citazioni e brani “à la manière de”. Il Minimax di Paul Hindemith, “Repertorium für Militärmusik”, è nato per il festival di Donaueschingen nel 1923, come parodia delle musiche militari che Hindemith stesso aveva eseguito, come batterista, durante la Grande Guerra.

Domenica 07 Aprile 2024 h. 17.30 presso la Basilica di San Pietro a Perugia, una co-produzione Fondazione Cucinelli – Amici della Musica di Perugia. Esattamente a 300 anni dalla Sua prima esecuzione, potremo ascoltare la Passione secondo S. Giovanni di J.S. Bach nell’interpretazione degli specialisti:

CARLO PUTELLI tenore (Evangelista)
SERGIO FORESTI basso (Cristo)
LUCIA CASAGRANDE RAFFI soprano
LUCIA NAPOLI mezzosoprano
LUCA CERVONI tenore
FEDERICO BENETTI basso

Coro da Camera Canticum Novum
ACCADEMIA HERMANS

FABIO CIOFINI organo e direzione

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Johannes Passion BWV 245
(Nel 300° anniversario dalla prima esecuzione, Lipsia – 7 aprile 1724)

“L’insieme più audace e complesso di narrazione e meditazione, religione e politica, musica e teologia che sia mai stato realizzato”, questo scrive John Eliot Gardiner della Johannes Passion, di cui si celebra il 300° anno dalla prima esecuzione (Lipsia, 7 aprile 1724, in occasione della prima Passionmusik di Bach alla Nikolaikirche). Opera perfettamente figlia del suo tempo, impregnata della predicazione luterana, la Johannes è al tempo stesso un monumento assoluto, musicale ed etico, il cui messaggio appare oggi, a distanza di tre secoli, puramente intatto.


Fabio Ciofini, Direttore Artistico
Didascalie musicologhe a cura di Silvia Paparelli

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© 2024 Fondazione Brunello e Federica Cucinelli

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