G.F. Handel
Armida abbandonata HWV
105 Sonata per Violino e b.c.
HWV 359a
Oh numi eterni! (La Lucrezia)
HWV 145
Trio sonata per 2 Violini e b.c.
HWV 391
Tu fedel, tu costante HWV 171
Un ritratto musicale del giovanissimo Haendel, che nell’autunno del 1706 intraprende il primo dei suoi innumerevoli viaggi, muovendo da Amburgo verso l’Italia, tappa irrinunciabile per chi, come il “caro sassone”, volesse avere un contatto diretto con quei generi (l’opera e la cantata, innanzitutto, ma anche la musica strumentale e sacra) che avevano portato il Seicento musicale a “parlare italiano”.
Tra l’autunno del 1706 e il 1710, Haendel soggiorna nei maggiori centri musicali della penisola (Firenze, Napoli, Venezia, ma soprattutto Roma), venendo a contatto con l’opera dei maggiori compositori del tempo (Scarlatti e Corelli su tutti).