Bartleby lo scrivano – Spettacolo sospeso

di Francesco Niccolini

È una giornata qualunque nello studio di un avvocato, un uomo buono, gentile, così anonimo che non ne conosciamo nemmeno il nome.

SOSPESA ATTIVITÀ TEATRALE

Il Teatro Stabile dell’Umbria e la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, in ottemperanza al decreto legge del 4 marzo 2020, firmato dal Presidente del Consiglio Ministri Giuseppe Conte, che obbliga la sospensione delle manifestazioni ed eventi che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, sono costretti a sospendere le attività fino a venerdì 3 aprile 2020.

 

Pertanto non andranno in scena i seguenti spettacoli:

GIOVANE TALENTO

In programma per domenica 8 marzo

BARLTLEBY LO SCRIVANO

In programma per sabato 14 marzo

 

Altresì non si terrà la conferenza dal titolo

BACHIANA – BACH E L’ITALIA

Prevista per sabato 21 marzo

 

Il Teatro Stabile dell’Umbria e la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli si scusano con tutti gli spettatori e non appena possibile forniranno ulteriori precisazioni.

di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al romanzo di Herman Melville
con Leo Gullotta
e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
regia Emanuele Gamba

Arca Azzurra Produzioni

È una giornata qualunque nello studio di un avvocato, un uomo buono, gentile, così anonimo che non ne conosciamo nemmeno il nome.
Ogni giorno scorre identico, noioso e paziente, secondo le regole di un moto perpetuo beatamente burocratico. In questo ufficio popolato da una curiosa umanità – due impiegati che si odiano fra di loro e cercano di rubarsi l’un l’altro preziosi centimetri della scrivania che condividono, una segretaria civettuola che si fa corteggiare a turno da
entrambi ma che spasima per il datore di lavoro, e una donna delle pulizie molto attiva e fin troppo invadente – viene assunto un nuovo scrivano, Bartleby, che copia e compila diligentemente le carte che gli passano. Finché, senza un perché, un giorno Bartleby decide di rispondere a qualsiasi richiesta, dalla più semplice alla più normale in ambito lavorativo, con una frase che è rimasta nella storia: “Avrei preferenza di no”. Un gentile rifiuto che paralizza il lavoro e la logica: una sorta di inattesa turbolenza atmosferica che sconvolge tanto l’ufficio che la vita intima del datore di lavoro. Il fatto è che Bartleby, semplicemente, ha deciso di negarsi. Perché?

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© 2024 Fondazione Brunello e Federica Cucinelli

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