traduzione e drammaturgia Letizia Russo
con (in o.a.) Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Francesca Farcomeni, Federica Fracassi, Federica Fresco, Ilaria Genatiempo, Viola Marietti, Cristiana Tramparulo
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Graziella Pepe
luci Simone De Angelis
musiche Giacomo Vezzani
foto Gianluca Pantaleo
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
un ringraziamento speciale a Marco Lupi
Con Otello, Shakespeare ha consegnato alla letteratura occidentale uno dei suoi personaggi più archetipici: Iago. E, attraverso di lui, una riflessione spietata, eppure carica di pietas, sulle debolezze umane e sull’imprevedibile capacità che abbiamo di generare il male e di accoglierlo come insospettabile parte di noi stessi.
“Caso e realtà sono le due forze che muovono la storia, gli elementi che il raffinato improvvisatore Iago combina e manipola per realizzare il suo sogno di anima votata alla rovina dentro e fuori di sé. Accanto a lui, Otello e Desdemona, complici involontari del suo disegno e vittime di un caso che non dà loro la possibilità di riscattarsi (…). A fondazione del progetto ho immaginato un principio di ribaltamento del canone shakespeariano: un cast esclusivamente femminile. È una scelta poetica. Un inganno, per liberare lo sguardo del pubblico dai pregiudizi sulla storia e i suoi temi, e lasciarsi attraversare dalla terribile consapevolezza che chiunque di noi può trovarsi a giocare il ruolo della vittima o del carnefice, se volontà, fragilità e caso si trovano allineati come astri di una costellazione”.
Andrea Baracco
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Teatro Cucinelli
© 2024 Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
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