Non solo variazioni, ma anche qualche stravaganza musicale. La musica d’organo balza da una rigorosa serie di variazioni del geniale organista olandese Sweelinck ad una articolata e intensa fuga del quasi centenario Reincken, molto apprezzato da Bach, per giungere – dopo aver assaporato le eleganti fioriture della dolce ciaccona di Johann Bernhard Bach, cugino del grande Kantor – ad una serie di tre brani contemporanei, concepiti per far gustare nuove armonie in pochi minuti di musica.
L’ultima parte è all’insegna del grande gusto da parte di tre musicisti profondamente differenti ma accomunati dal desiderio di far dilettare l’animo. La sentimentale sonata di Platti, dallo stile clavicembalistico, articolata in quattro movimenti, preannuncia la bellissima fuga di un autore bavarese a noi poco noto: Franz Anton Hugl, che conferma a pieno diritto la grande scuola barocca tedesca del contrappunto e imitazione.
Il finale è costituito da un vorticoso, brillante e operistico offertorio del nostro Niccolò Moretti.
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Teatro Cucinelli
© 2024 Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
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